Gaia Giorgio Fedi
9 Marzo, 2022
Exoticca, tour operator digitale con sede a Barcellona, punta a diventare il leader di questo segmento dell’industria del travel, uno degli ultimi ancora appannaggio delle agenzie di viaggio fisiche, spiega il Ceo Pere Vallès
Fare in modo che il viaggio dei nostri sogni diventi realtà. È questa l’idea con cui nasce Exoticca, tour operator con sede a Barcellona specializzato in pacchetti vacanza, come spiega il Ceo Pere Vallès in un’intervista a The Society Magazine, in cui ha illustrato la sua visione sul futuro del settore dei viaggi.
La società, presente in diversi Paesi tra cui Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Francia, Spagna e Germania, gestisce una piattaforma online per l’acquisto di viaggi di lusso e pacchetti complessi multicomponente verso oltre 50 destinazioni in tutto il mondo. Vallès, imprenditore seriale e investitore con oltre 20 anni di esperienza in importanti aziende tecnologiche, ha spiegato che Exoticca sta di fatto democratizzando i pacchetti di viaggio di lusso, una delle ultime roccaforti per le agenzie offline, su cui l’azienda punta a diventare leader del settore.
Come funziona Exoticca e in che modo sta cambiando il modo in cui le persone viaggiano?
Exoticca sta digitalizzando uno degli ultimi segmenti dell’industria dei viaggi ancora gestito offline e nelle mani delle tradizionali agenzie di viaggio fisiche: pacchetti turistici di diversi giorni (ovvero viaggi verso destinazioni a lungo raggio con più componenti, tra cui voli, hotel, trasporti terrestri, attività, eccetera). Riteniamo che, come è successo per altre categorie di viaggio come voli o hotel, anche i pacchetti vacanza di questo tipo migreranno gradualmente online. Come società, la nostra mission è rendere accessibili e convenienti a tutti i viaggiatori i pacchetti vacanza lunghi, offrendo la possibilità di prenotare online queste tipologie di viaggi a prezzi molto scontati. La nostra proposta si basa su due pilastri: convenienza e miglior valore. In termini di comodità, rimuoviamo dal processo di acquisto tutti gli ostacoli esistenti, consentendo ai nostri clienti di eseguire l’intero processo di selezione e acquisto online, fornendo loro prezzi e disponibilità in tempo reale per i prodotti che selezionano. In termini di miglior rapporto qualità-prezzo, siamo riusciti a ridurre il costo dei nostri pacchetti vacanza in media del 35%, attraverso un uso intensivo della tecnologia e la disintermediazione della catena del valore. A questo proposito, possiamo dire che stiamo democratizzando i pacchetti vacanza lunghi poiché stiamo rendendo possibile a molti viaggiatori di vivere un safari in Africa, una vacanza esotica in Giappone o un tour in Perù, quando prima, invece, solo una piccola minoranza poteva permetterselo. La nostra missione è realizzare viaggi da sogno.
Siete riusciti a crescere nonostante la pandemia e le sue significative ripercussioni sull’industria del travel. Come avete fatto?
La pandemia è stata un evento catastrofico senza precedenti per l’intera industria dei viaggi e ha colto di sorpresa noi e tutti gli altri operatori. Dopo cinque anni consecutivi in cui le nostre vendite erano più che raddoppiate ogni anno, si sono fermate quasi completamente da un giorno all’altro. Sapevamo di dover reagire rapidamente e si sono poste davanti a noi due alternative fondamentali. La prima era quella di andare in “ibernazione”, licenziando tutti i nostri dipendenti in attesa della fine della pandemia. Questo è quello che ha fatto per esempio la maggior parte delle agenzie di viaggio, ma noi abbiamo deciso di seguire una strada diversa, cercando di riattivare le vendite attraverso una serie di misure aggressive e creative, anche nelle peggiori condizioni di mercato possibili. In particolare, abbiamo implementato tre misure che si sono rivelate fondamentali per la nostra ripresa delle vendite. In primo luogo, abbiamo rimosso l’incertezza della prenotazione, offrendo la politica di cancellazione più flessibile sul mercato, in modo che si possa avere la tranquillità di prenotare ora sapendo che è possibile cancellare in qualsiasi momento, per qualsiasi motivo, e ottenere il pieno rimborso. Quindi, siamo tornati da tutti i nostri fornitori e abbiamo rinegoziato i nostri contratti, per assicurarci la possibilità di offrire ai nostri clienti prezzi mai visti prima in 50 destinazioni in tutto il mondo. Infine, abbiamo esteso la nostra finestra temporale di prenotazione fino alla fine del 2023, in modo che i clienti possano selezionare per la loro prossima vacanza una data in cui ritengano più sicuro e comodo viaggiare di nuovo.
In che modo ritenete che la tecnologia stia ridefinendo il settore dei viaggi? Pensate che questo aspetta giocherà un ruolo nella ripresa post-Covid?
Ci sono ancora molte opportunità di innovazione nel settore dei viaggi e la tecnologia è chiaramente uno dei fattori chiave. Credo che l’innovazione verrà non solo da tecnologie dirompenti come intelligenza artificiale, realtà aumentata o blockchain, ma anche da miglioramenti incrementali basati su tecnologie più mature, che possono rendere i processi molto più efficienti e migliorare l’esperienza del cliente. Nel nostro caso, abbiamo utilizzato la tecnologia per avere la possibilità di disintermediare la complessa catena del valore dei pacchetti turistici di più giorni, abbattendo il costo di questi pacchetti del 35%. Abbiamo costruito un sistema che ci consente di connetterci direttamente con il fornitore di ogni componente del pacchetto – che, in media, ha 25 componenti diversi – e fornire prezzi e disponibilità in tempo reale al nostro cliente per tutti i nostri pacchetti in 50 destinazioni. Abbiamo inoltre completamente automatizzato il processo di prenotazione e il rapporto con i nostri fornitori, per diventare più efficienti e trasferire il risparmio che ne consegue al cliente.
Cosa prevede per il futuro dei viaggi, e quale sarà il principale motore di crescita del settore nei prossimi 10 anni?
Mai scommettere contro il travel. Gli esseri umani hanno un bisogno intrinseco di viaggiare e, quindi, il turismo continuerà a essere uno dei principali verticali nelle nostre economie, con un peso di circa il 10% del Pil globale. Pertanto, una volta che la pandemia sarà finita, mi aspetto una ripresa molto forte e una rapida crescita per quei player che hanno saputo approfittare di questa crisi globale per migliorare i loro modelli di business. Attualmente, c’è una significativa domanda repressa e un eccesso di risparmi, che porterà a una crescita esplosiva nel settore dei viaggi non appena le restrizioni di viaggio saranno completamente revocate. Credo che in questa fase di ripresa gli operatori online avranno un vantaggio rispetto alle tradizionali agenzie di viaggio fisiche, perché la tendenza verso l’e-commerce in tutti i verticali ha accelerato a causa della pandemia di Covid, e questo trend è destinato a continuare anche in futuro.
Come vede Exoticca da qui a cinque anni?
La nostra ambizione è diventare il leader digitale globale per i pacchetti viaggio a lungo raggio. Il nostro modello di business, basato sulla costruzione del nostro portafoglio di prodotti, è andato molto meglio durante la crisi Covid rispetto a quelli dei marketplace puri, perché ci dà il pieno controllo sui prezzi e sull’esperienza del cliente su tutte le nostre destinazioni. Questo ci ha permesso di crescere e migliorare i nostri economics anche durante la pandemia, il che ci mette in una posizione molto forte ora che l’emergenza Covid è in remissione e i viaggi iniziano a riprendere. Ci sono tre fattori principali che giocano chiaramente a nostro favore. In primo luogo, come segnalato in precedenza, c’è una significativa domanda repressa, con persone desiderose di viaggiare di nuovo, e i risparmi familiari e i depositi in contanti che hanno raggiunto livelli record. Quindi, il panorama competitivo che stiamo affrontando ora è completamente diverso da quello prima del Covid, poiché la crisi ha colpito duramente molti dei nostri concorrenti. Infine, la tendenza all’e-commerce rafforzata dalla pandemia sta accelerando il passaggio dall’offline all’online nell’acquisto di pacchetti viaggio. La combinazione di questi tre fattori dovrebbe catapultare l’azienda alla leadership digitale in questa categoria di viaggi, il che è molto eccitante.
Exoticca sta facendo da apripista come travel-tech company, ma quali sono le start-up più promettenti emergenti nel settore dei viaggi?
È difficile indicare un’unica direzione, poiché il settore della tecnologia dei viaggi è in piena espansione con nuove idee. In generale, direi che vinceranno le start-up in grado di ridurre in maniera consistente il costo del viaggio o migliorare significativamente l’esperienza dei viaggiatori o, ancora meglio, di fare entrambe le cose contemporaneamente. Per quanto riguarda le tendenze specifiche, trovo molto intrigante l’applicazione di un modello di subscription ai viaggi: è un modello ancora embrionale nel nostro settore, ma una tendenza comune a molti altri verticali. Credo che l’economia delle subscription giocherà un ruolo importante nel nostro settore, e – chissà – forse in futuro potremmo essere parte di questa tendenza anche con Exoticca. Mi piacciono anche le start-up che si rivolgono a una fascia demografica molto specifica, poiché tendono a risolvere i punti deboli reali in modo molto efficace. Infine, personalmente sono un grande sostenitore delle esperienze di viaggio autentiche, e quelle aziende che potranno e sapranno padroneggiare questo campo e costruire un marchio attorno a esso avranno un chiaro vantaggio.